Al via il 55esimo Festival Pontino di Musica, il 6 e il 10 luglio i concerti presso l’Auditorium del nostro Circolo

LATINA – Al via il 55esimo Festival Pontino di Musica, il 6 e il 10 luglio i concerti presso l’Auditorium del nostro Circolo. Gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea aprono l’1 e 2 luglio gli appuntamenti al Castello Caetani di Sermoneta per il 55° Festival Pontino di Musica.

In programma i concerti del Syntax Ensemble e la tavola rotonda sulla Sintassi del sentire

Ad aprire gli appuntamenti a Sermoneta del Festival Pontino di Musica saranno gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea, coordinati da Gabriele Bonomo, quest’anno dedicati al tema Sintassi del sentire. Lunedì 1 e martedì 2 luglio il Castello Caetani accoglierà i due concerti affidati al Syntax Ensemble nuovissima realtà musicale, nata da pochi mesi, che riunisce musicisti del panorama italiano ed europeo per valorizzare la nuova musica e il miglior repertorio del Novecento. Sono Valentina Coladonato (voce), Maruta Staravoitava (flauto), Marco Ignoti (clarinetto), Dario Savron (percussioni), Andrea Rebaudengo (pianoforte), Francesco D’Orazio (violino), Michele Marco Rossi (violoncello), diretti da Pasquale Corrado con il coordinamento artistico affidato a Maurilio Cacciatore.

L’ensemble eseguirà in prima assoluta brani della nuova generazione di compositori italiani (Attilio Foresta Martin, Mariano Russo, Carmen Fizzarotti provenienti dai Corsi di composizione di Solbiati a Sermoneta), accanto alla prima italiana Haru haiku (2015) di Ivan Fedele e La nuit en tête (2000) di Georges Aperghis, due fra i più affermati compositori d’oggi, cui si aggiungono i lavori di Valerio Sannicardo, Maurilio Cacciatore, Daniela Terranova e Toshio Hosokawa. Prendendo spunto dai due concerti, la tavola rotonda degli Incontri, che si terrà anch’essa al Castello il 2 luglio alle ore 17, cui parteciperanno compositori, interpreti e musicologi, verterà sul concetto di “sintassi”: momento centrale del pensiero compositivo, la sintassi (quell’invisibile “energia” che, in un certo senso, crea connessioni tra gli elementi del discorso musicale) è uno dei temi su cui i musicisti delle ultime generazioni hanno più riflettuto, giungendo spesso a risultati di grande interesse. Coordina l’incontro Federico Gardella.

IL FESTIVAL PROSEGUE CON…

Giovedì 4 luglio il Festival accoglie a Sermoneta il debutto dell’Associazione Riccardo Cerocchi, associazione di promozione musicale composta da giovani under30 che si ispirano allo stile e al pensiero di Riccardo Cerocchi. Titolo del concerto sarà Quando la natura diventa suono, nel segno del rapporto tra natura e musica.

È un duo giovane ma già solido, quello di Matteo Rocchi alla viola e Ludovica Vincenti al pianoforte, che sabato 6 luglio al Circolo Cittadino di Latina affiancano la Sonata in fa maggiore op. 11 n. 4 lavoro giovanile di Hindemith, scritta nel 1919, alla Sonata op. 120 n. 1 di Brahms, appartenente all’ultima produzione creativa del compositore tedesco. Il concerto sarà dedicato alla memoria di Massimo Negri, socio fondatore del Campus Internazionale di Musica di Latina, appassionato e grande sostenitore delle arti.

Virtuoso di armonica cromatica, Gianluca Littera torna al Festival Pontino con un concerto che lo vedrà in duo con il pianista Fabio Gorlier per il primo degli appuntamenti all’Abbazia di Fossanova domenica 7 luglio. Tra i pochi in grado di spaziare con il suo strumento fra l’ambito classico e il jazz, Littera presenta un programma che abbraccia più repertori, dalla musica classica ‘contemporanea’ come i Five Pieces for Chromatic Harmonica (1957) di Gordon Jacob, a originali incontri fra il jazz e il tango.

Martedì 9 luglio alle Scuderie del Castello Caetani a Sermoneta sarà il trio formato dal violoncellista Michele Marco Rossi, il clarinettista Riccardo Acciarino e il pianista Umberto Ruboni ad eseguire in prima assoluta i lavori degli allievi di Alessandro Solbiati, a conclusione del Corso di composizione.

Gradito ritorno anche per Claude Delangle, fra i più apprezzati sassofonisti contemporanei, docente al prestigioso Conservatorio superiore di Parigi e ai Corsi di Sermoneta. Accompagnato al pianoforte da Odile Catelin Delangle, mercoledì 10 luglio al Circolo Cittadino di Latina, Delangle presenta un programma omaggio a Hector Berlioz, a 150 anni dalla sua morte, fra tradizione e modernità. Partendo da un arrangiamento dell’Enfant du Christ, trilogia sacra che Berlioz compose per soli, coro e orchestra, il concerto metterà a confronto la sua musica con quella di altri compositori francesi che a lui seguirono: Debussy, Poulenc, Saint-Saëns, Desenclos fino al contemporaneo Philippe Leroux, individuando continuità e novità nella scrittura musicale francese. Il concerto sarà dedicato alla memoria di Luciano Marinelli, personaggio di spicco degli ultimi cinquant’anni per la città di Latina, scomparso poche settimane fa.

Tra le novità di quest’anno, piace segnalare la presenza di due soliste di rilievo internazionale, la violinista olandese Liza Ferschtman e la violista americana Jennifer Stumm (quest’ultima anche insegnante al Royal College of Music di Londra), che si aggiungono al nutrito gruppo di docenti dei Corsi, impegnate anche nei concerti del Festival. Saranno loro infatti le protagoniste di due appuntamenti: al Castello Caetani di Sermoneta sabato 13 luglio, accompagnate dal pianista Roberto Paruzzo, si alternano in un programma che spazia da Bach a Fritz Kreisler. Domenica 14 all’Abbazia di Fossanova, sarà con loro un altro docente dei corsi, il violoncellista Giovanni Gnocchi, per suonare insieme Trii di Schubert e Beethoven cui si aggiunge il Duetto per viola e violoncello WoO 32 di Beethoven, composizione incompiuta che porta il curioso titolo “per due occhiali obbligati” alludendo in maniera scherzosa al fatto che i due esecutori dell’epoca (Nikolaus Zmeskall, violoncellista per diletto cui era dedicato il pezzo, e lo stesso Beethoven) portavano gli occhiali.

È composto da due giovani musicisti, Gregorio Maria Paone e Mario Piluso rispettivamente clarinettista e fisarmonicista, il duo Marsia, che propone un repertorio vario e originale pensato per questi strumenti, difficilmente ascoltabili in duo. Per il primo concerto all’Abbazia di Valvisciolo, giovedì 18 luglio spazieranno con originali trascrizioni fra Bach, Beethoven e i ritmi e le melodie del tango argentino. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma.

Sarà un concerto itinerante quello di sabato 20 luglio, all’interno del Castello Caetani di Sermoneta, con l’ensemble vocale De Labyrintho e il racconto dello scrittore e giornalista Sandro Cappelletto dedicato alla figura di Carlo Gesualdo da Venosa e di alcuni dei suoi più celebri madrigali. Genio musicale senza tempo, Gesualdo rivive nel contrappunto fra la narrazione e le voci a cappella dell’ensemble, interpreti di quella musica estrema, passaggio dal Rinascimento al Barocco.

Dopo il felice esito della prima esperienza, il Festival rinnova il progetto di un master orchestrale con giovani artisti, che culminerà nel concerto di domenica 21 luglio all’Abbazia di Fossanova, solista Giovanni Gnocchi al violoncello e la direzione di Daniele Agiman (docente del corso); in programma musica di Haydn e Mozart.

Altro angolo suggestivo del Festival è il Chiostro di Sant’Oliva a Cori che accoglie il Duo Mateaux, formato dalla violoncellista Giovanna Buccarella e dal chitarrista Francesco Diodovich per valorizzare il repertorio per questa formazione, e nel contempo ampliarlo, con commissioni di nuovi pezzi. Sarà così incentrato sul secondo Novecento fino ai giorni nostri il concerto di giovedì 25 luglio, con la Suite n. 1 di Raffaele Bellafronte, la Suite del chitarrista flamenco e compositore catalano Feliu Gasull, le Danzas Latinoamericanas di José Elizondo e Free Life on Earth di Giovanni Sollima.

Sabato 27 luglio si torna al Castello di Sermoneta con il concerto di Mario Caroli fra i principali flautisti di oggi, docente ai Corsi di Sermoneta, impegnato in un programma ricercato, che si apre con le Tre romanze op. 94 di Schumann, e prosegue con la Sonata “Arpeggione” di Schubert (nella trascrizione per flauto e pianoforte), la Sonatina di Dutilleux e la Prima Sonata di Martinu; lo accompagna al pianoforte Akiko Iwase.

Domenica 28 luglio all’Abbazia di Fossanova sarà la volta del Quartetto Felix, formazione di archi e pianoforte nata appena quattro anni fa all’interno dei Corsi di Perfezionamento dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e già vincitore del Premio ‘Giuseppe Sinopoli’ 2017 conferito dal Presidente della Repubblica Italiana. In programma il Quartetto per pianoforte ed archi op. 25 di Brahms e quello in la minore di Mahler.

Sarà infine una festa musicale quella di mercoledì 31 luglio a Cori, nella originale cornice della Tenuta San Pietro di proprietà dell’Azienda agricola biologica Marco Carpineti. Apertosi nel segno dei nuovi talenti, il Festival affida la sua chiusura ancora a dei giovanissimi musicisti – questa volta più di 100! Sono i ragazzi della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretti da Simone Genuini in un programma di brani celebri che si apre con Mozart (l’Ouverture dall’Idomeneo) e prosegue con Massenet, Grieg, Puccini, fino alla Carmen Suite di Bizet e Un americano a Parigi di Gershwin.

Come ogni anno a completare la programmazione del Festival saranno i concerti finali degli allievi dei Corsi di perfezionamento del Campus, occasione per ascoltare giovanissimi nuovi interpreti, provenienti da ogni parte del mondo, che da sempre animano le giornate Festival con il loro entusiasmo e la loro contagiosa energia. Quest’anno il Festival accoglierà anche i giovanissimi vincitori del Concorso Musicale Carlo Cicala di Priverno.

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